“Mamma, alla luna manca un pessetto”.
Giulio mi invita ad alzare gli occhi, a guardare il cielo nel pieno del pomeriggio.
In questa luna crescente, nota che qualcosa manca.
A lui, senza dubbio, la Z.
Le sue parole mi riportano a quelle di un’amica, che in uno degli sms similfilosofici che a volte ci scambiamo al mattino presto presto o la sera tardi tardi – il giorno è difficile, troppo pieno – mi ha suggerito di scrivere qualcosa sul tempo che noi donne non ci dedichiamo. E quando qualcosa arriva da una donna del cerchio, lavora dentro, si fa strada, i pensieri diventano parole, frasi messe insieme, trame….
Temevo ne potesse uscire solo l’ennesima banale riflessione sulla mancanza di tempo delle madri, ma pensando a donne a me care che non hanno figli e non hanno tempo, mi sono detta che “il non tempo del femminile” non è solo quello delle madri. E’ il tempo della luna che oggi ci manca, il tempo che in ogni fase svela, dice o non dice, traccia la via del fare o del non fare.
Se ancora, qualche giorno al mese, alzassimo gli occhi al cielo per guardare come ci guarda la luna e la portassimo con la sua sacralità nei nostri quotidiani (o se prestassimo attenzione al nostro utero e alle sue fasi)… forse potremmo togliere al lavoro, alla casa, a chi ci è intorno un pezzetto di noi, per poter godere in segreto di questo spicchio, oscuro al mondo, ma chiaro a noi.
Se in luna crescente non svelassimo proprio tutto…
E se la luna piena durasse soltanto il suo tempo… la fase decrescente ci aiuterebbe ogni mese ad eliminare. Allora la luna nuova potrebbe donarci ogni mese quel vuoto fertile che porta abbondanza, quel tempo per noi, per la nostra parte femminile, per la cura interiore che tanto può alimentare…
Sapessi, Giulio, che alla luna non manca un pezzo, ma saggiamente lo tiene nascosto, per svelarsi pian piano, perché è nella fase in cui ancora le cose non sono in pienezza…
…
Rileggo questi pensieri in luna calante, togliendo quanto non serve, proprio oggi in cui mi sono regalata con una cara amica di università un caffè lungo quasi due ore, accompagnato da pensieri di tempo, di fasi lunari e di vita, di percorsi, di incontri, di leggerezza e non, di attimi dedicati a, di poco tempo per… un pezzetto per me lontano dai miei figli, un pezzetto per lei lontano da una vita di donna sempre piena, comunque.