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allattamento a richiesta e cura del neonato

Lasciamo che sia

“Mamma, ho sentito.
Ti hanno detto ancora che sto sempre in braccio e che voglio solo ciucciare (e poi si lamentano se piango quando mi tengono in braccio loro… ci credo! Prima criticano e poi mi vogliono tenere? Sono piccolo, non stupido).
Però mamma, tu non avere dubbi su come ti prendi cura di me.
Arrivo da un luogo nel quale per nove mesi nessuno mi ha controllato: aprivo la bocca ed entrava liquido caldino, chiudevo e non ne entrava più.
Era proprio a mia richiesta.
Solo che non chiedevo a nessuno ovviamente, facevo da solo.
Adesso con te mamma ritrovo la stessa situazione.
Solo che adesso devo chiedere.
E a chi? A te, ovviamente.
E quando chiedo e tu rispondi… siamo perfetti nella nostra danza.
E non vuol dire che io sia viziato o che, peggio ancora, tu non riesca a darmi “regole e orari”. Tu sei bravissima così, te lo garantisco. (Sono loro che non si sono informati mamma… quindi chi non studia, bocciato!).
Quello che viviamo noi mamma vuol dire che funzioniamo bene, che siamo competenti e ci capiamo al volo!
E siccome non è sempre così facile… almeno le volte che lo è, lasciamo che sia…”.

 

 

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