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Con(te)nimenti

Conteniamo.
L’utero è confine, limite, sicurezza.

Conteniamo.
Le braccia diventano nido, appoggio, sostegno.

Conteniamo.
Le mani che accompagnano sono appiglio e conforto.

Conteniamo.
Lo sguardo li segue, a volte perdendoli di vista per un po’.

Conteniamo poi in ogni passaggio, talvolta senza rendercene conto.
Nei momenti in cui c’è un bisogno speciale, che esce dal quotidiano, per il quale è richiesta più
energia, più presenza.

Un accertamento di salute.
Le parole diventano allegria.

L’arrivo di un fratello.
Le braccia di mamma e papà si fanno più grandi.

Il dubbio che esista o meno Santa Lucia.
Gli occhi nascondono bugie buone perché possano credere “una volta ancora”.

Un compito che non fila liscio.
Lo sguardo si ferma per sbrogliare.

Ogni passaggio, se contenuto, diventa più leggero.
Per ogni bambino.
E per i suoi genitori.

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