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Vertigine

Avrei potuto intitolare questi pensieri di oggi passaggio.
O solitudine.
Adultità.
Forse anche distacco.

Ma è una cosa che toglie il fiato. Una vertigine.
Si percepisce in modo netto quando nasce un figlio. O dovrebbe.
E’ quel senso di respons-abilità di cui la vita ti investe quando metti al mondo una delle sue creature.
Lascia senza respiro pensare che devi rispondere per.
Scegliere ogni giorno, dalle piccole alle grandi cose. Dal colore di una tutina ad un intervento medico.
Lasci andare il tuo essere ragazza/o in quel preciso istante in cui tieni in braccio da sola/o per la prima volta tuo figlio e capisci che dalla tua tenuta dipenderanno molte cose.

Per fare e comprendere questo, è necessario riuscire a staccarsi dal terreno sul quale si è poggiati per tanta parte della vita. Prendere quella sana distanza dalle proprie radici permette di creare un intorno di aria nuova, necessaria.

Diventa allora una vertigine.
Una sensazione di vuoto che prende la pancia.
E’ un’autonomia che sfocia nella presa in carico di un altro indifeso che si fida totalmente solo di noi.

Associazione culturale DISEGNI DISPARI- Ornella Ricca

Tu. Io. Questa creatura nuova.
Chi è intorno aiuta, ma non è noi. Consiglia, ma non è noi.

La vita grida il nostro diventare famiglia.
Altro da ciò da cui veniamo.
Una vertigine da capogiro che merita di essere vissuta fino in fondo, per il bene di tutti.

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