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fratello di mezzo

In mezzo

In mezzo non so come si possa stare.
Sono (stata) la prima di due.

Ma ti guardo, in mezzo.
Non sei il grande.
Ti sono sconosciuti i privilegi dell’essere il primo, ma anche tutte le pesantezze che questo comporta.
Non sei il piccolo.
Hai goduto per pochissimo tempo della posizione esclusiva qual è quella dell’ultimo nato, ma che è spesso condita della fretta che talvolta accompagna chi è nato dopo altri.

Ti guardo in mezzo.
Alla ricerca di uno luogo tutto tuo che a giorni ti è faticoso delimitare.
Ti guardo in mezzo.
Abile a stringere alleanze con chi ti precede e chi ti segue, in base a quel che conviene.
Ti guardo in mezzo.
Capace di essere il piccolo che viene dopo e il grande che sta davanti.
Ti guardo in mezzo.
A tratti schiacciato.

Ti guardo, dove sei, perfettamente incastrato in uno spazio che nel tempo stai imparando a fare tuo, ma che a volte è stretto, altre così ampio da spaventarti.

Sei in mezzo, a cercare il nostro sguardo quando guardiamo troppo avanti o troppo indietro.

Sei in mezzo, a ricordarci il presente che vi unisce tutti e tre.