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Punto a capo

Maggio.
Servirebbe un “punto a capo”.
Fine delle energie.Anno dopo anno, da quando coincide con la conclusione della scuola, delle attività, delle proposte,
per me si trasforma sempre più nella fine dell’anno.
Non mi pare che prima di diventare mamma fosse così, ma potrebbe anche essere che la
memoria, che con le maternità diventa un po’ più labile in certi ambiti, mi giochi un brutto
scherzo.

All’improvviso sembrano pesare tutti i singoli giorni vissuti da settembre.
Si raccolgono i frutti di quanto seminato, ma anche la raccolta prevede la sua parte di fatica.
E’ per molti, tempo di verifiche.
Vuoi il caldo che ogni anno sembra arrivare all’improvviso, vuoi quel che vuoi… a maggio si arranca
un po’ tutti.
E cominci a pensare alle ferie, anche se mancano mesi, o ti ritrovi con la mente a quell’ultimo
week end trascorso fuori porta dove tutti vi siete riposati.
Ti verrebbe da tirare i remi in barca, non fosse che questo ti fa venir ancor più voglia di mare.

Ci metterei alla fine del mese un capodanno, di molto anticipato.
Una grande festa.
Ce la meriteremmo tutti credo.
Ma non possiamo.
Con le ultime forze rimaste, a maggio ti ritrovi già ad organizzare l’estate.
Un perfetto cruciverba dove dovrai investire tutte le tue capacità di problem solving per far
coincidere le vacanze di famiglia, il lavoro, i grest (e qui ognuno sceglierà quel che più piace, ma
anche quel che meglio risponde alle esigenze), le vacanze dei nonni o delle babysitter, i campi-
scuola e le “caselle nere”, giorni in cui, per una serie fortunata quanto fortuita di eventi, i bambini
sono comunque con qualcuno.

Calendario alla mano, ammiri il tuo incastro perfetto e sai già che perché tutto fili liscio, ti servirà
anche una buona dose di fortuna.

Saltelli con lo sguardo dalle prime settimane di giugno alle ultime di agosto.
Ti senti già sollevata, nonostante sia ancora maggio.
Punto a capo.

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